L’artista debutta a Torino, nella sua città, con Martano (1968) e Gian Enzo Sperone (1969), per poi arrivare a New York e Parigi già l’anno successivo, con due personali a cura di Ileana Sonnabend (1970). Da allora, Giorgio Griffa annovera oltre 200 mostre personali in musei, istituzioni pubbliche e private e gallerie di tutto il mondo, tra cui Centre Pompidou - Paris, LAM - Lille, Camden Arts Centre - London, Fundação de Serralves - Porto, Fondation Vincent Van Gogh - Arles, Centre d'Art Contemporain - Genève, Bergen Kunsthall - Bergen, MACRO - Roma, GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea - Torino.
Giorgio Griffa è invitato alla Biennale di Venezia (nel 1978, 1980 e 2017), alla Quadriennale di Roma (1986 e 1999), alla Biennale di San Paolo (1977 e 2021), alla mostra Materials and Objects, Tate Modern, London (2019) e a Time & Place al Moderna Museet di Stoccolma (2008).
Fra le altre numerose collettive, si ricordano Prospekt a Düsseldorf (1969 e 1973), Kunstmuseum di Lucerna (1970), Villa Borghese a Roma (1973), e la mostra curata da Michel Claura a Parigi, Mönchengladbach e Anversa, dal titolo significativo: Une exposition de peinture réunissant certains peintres qui mettraient la peinture en question (1973). E poi ancora le mostre alla GAM Bologna (1983 e 1998), Colori al Castello di Rivoli, CAC e The botanical Mind
Oggi collabora attivamente con Casey Kaplan (New York), Xavier Hufkens (Bruxelles), Massimo De Carlo (Milano) e Lorcan O'Neill (Roma). Negli anni ha anche collaborato fra gli altri con Salzano e Biasutti a Torino; Daniel Templon a Parigi; Toselli, Ariete, Lorenzelli, Milione e Guastalla a Milano; Godel, Primo Piano, Malborogugh, E.Tre, Mara Coccia, Oddi Baglioni, Marino a Roma; Samangallery a Genova; Annemarie Verna a Zurigo.
