Giorgio Griffa, Nodo, 2023, acrylic on canvas / detail

Giorgio Griffa, Nodo, 2023, acrilico su tela / dettaglio

Mostra

Dipingere l’invisibile

Dal 22/03/2025 al 13/07/2025
Palazzo Ducale - Genova
Credits

Curatela: Ilaria Bonacossa e Sébastien Delot
Produzione: Palazzo Ducale, Genova

Orario: dalle 11 alle 19 dal martedì alla domenica. 

INFO e BIGLIETTI

 

Curata da Ilaria Bonacossa e Sébastien Delot, l'ampia monografica che Palazzo Ducale dedica a Giorgio Griffa si rivolge al grande pubblico e ripercorre tappe essenziali del lavoro dell’artista torinese attraverso una selezione di opere significative, dalle prime sperimentazioni dei tardi anni Sessanta fino alle opere più recenti. Il dialogo con l’architettura, le decorazioni e la storia stratificata dell’Appartamento del Doge rende unico questo progetto espositivo.

La mostra si articola in undici sale e nove sezioni tematiche, messe a punto con l’artista stesso che ha scritto una breve frase per ognuna, evidenziando concetti universali e trasversali ai suoi ormai 60 anni di lavoro: Segno e colore, Segni primari, Segno e campo, Ritmo, Ignoto, Disordine, Non finito, Poesia e Océanie. Puntuali testi di sala aiutano la lettura e guidano anche chi non conosce l'artista lungo le tappe di questo percorso tematico arricchito da un video documentario molto significativo di Griffa al lavoro, una biografia sintetica che regala un bello spaccato della storia di Griffa e due gigantografie.

Nella prima sala espositiva, si viene accolti dall’esplosione di Segno e colore con Trittico orizzontale del 1996 cui si affiancano i numeri giganti del Canone aureo dedicato da Griffa a Richard Serra e una serie di tele del ciclo Shaman, per passare nella seconda sala al rigore e alla purezza cristallina dei Segni primari, con cui a fine degli anni ’60 è iniziato il percorso personale di pittura di Giorgio Griffa. 

La sezione Segno e Campo che segue ci porta negli anni ’80 con potenti campiture di colore e memorie tangibili della pittura di Matisse. È poi il ritorno della luce naturale, con l’apertura della linea alta delle finestre al di sopra delle pannellature, ad accendere il Ritmo del salone grande d’angolo, dove i Sessanta frammenti danzano di fronte alla grande tela di Lavagna Beuys, costruendo una particolare relazione con le decorazioni e le tinte delicate del soffitto a volta.

«Il lavoro di Giorgio Griffa – spiega Ilaria Bonacossa – ha la forza silenziosa dell’acqua nella sua capacità trasformativa che mette in scena una poetica e ipnotica sospensione temporale. In questa “trasformazione” un ruolo centrale è giocato anche da un altro elemento: la luce. A questo proposito abbiamo accolto con entusiasmo il suggerimento che lo stesso Griffa ci ha dato: la riapertura ove possibile degli ambienti dell’Appartamento del Doge alla luce naturale.»

Avvicinandosi alla sala successiva si viene rapiti dal Dittico rosa che insieme agli acquerelli della serie Canone aureo ci porta sulla soglia dell’Ignoto. In omaggio all'ignoto non sveliamo dettagli sul resto del percorso che articola nelle sezioni Disordine e Non finito, per approdare a Océanie, passando per Poesia con un omaggio a Montale che assume particolare rilievo a Genova e nel centenario della pubblicazione di Ossi di seppia.

«Uomo di profonda cultura – scrive Sébastien Delot – Griffa ha sviluppato la sua arte nel silenzio. Erede di una grande tradizione pittorica Giorgio Griffa confida nell’intelligenza della mano e della materia, è alla ricerca dell’armonia profonda del mondo, del giusto equilibrio. Propone una pittura del silenzio per essere in ascolto del mondo.»

Una mostra ricca di opere e dei molti spunti di una pittura che racconta il suo tempo e continua a interrogare il visibile e l’invisibile, unendo regole suggerite dalla ragione e mistero dell’ignoto, in un viaggio che invita il pubblico, secondo il consiglio di Griffa stesso, “al silenzio” in una rigenerante contemplazione che sembra proiettarci fuori dal tempo.

Painting Disordine IR – un breve documentario 

A metà percorso troviamo un significativo documentario di circa 8 minuti realizzato da Marko Seifert e Raphael Janzer – Painting Disordine IR – che ritrae Griffa al lavoro nel suo atelier mentre realizza la tela monumentale Disordine IR, che è presente e visibile nella sala successiva. Un rara occasione di vedere Griffa al lavoro, di entrare nell'intimità di gesti e ritmi della sua pittura, di osservare il processo creativo prima di ammirare dal vivo il risultato.

Attività e visite guidate

La mostra sarà accompagnata da un ricco programma di attività educative e visite guidate rivolte alle famiglie e alle scuole di ogni ordine e grado. Percorsi dedicati, laboratori interattivi e progetti interdisciplinari permetteranno di esplorare il linguaggio pittorico di Griffa, stimolando una riflessione sulla relazione tra segno, spazio e ritmo. I laboratori includeranno esperienze pratiche legate alla trasparenza, al colore e alla musica, invitando i partecipanti a sperimentare la pittura come processo aperto e in continua trasformazione.